Siddhartha Gautama Sakyamuni
detto il Buddha (l'Illuminato)
nacque nel 563 a.C. nell'attuale Nepal.



Il Buddha si dedicò al problema della
SOFFERENZA
finché ottenne
l'Illuminazione



ed elaborò il DHARMA
la pratica che conduce alla liberazione dalla sofferenza.
La indicò ai suoi discepoli negli
Otto Nobili Sentieri:
Retta Comprensione
Retto Pensiero
Retta Parola
Retta Azione
Retti Mezzi di Sussistenza
Retto Sforzo
Retta Presenza
Retta Concentrazione



Ma dopo la sua morte i discepoli
smisero di praticare il Dharma
e si dedicarono a dispute filosofiche
che li divisero in diverse scuole



finché nell'ottavo secolo d.C.
nel suo nome fu fondata una religione
e gli furono dedicati dei templi.



Cosí il Dharma fu definitivamente dimenticato
e sostituito con il culto del Buddha.





Giulio Cesare Giacobbe
ha analizzato gli
Otto Nobili Sentieri
e ha riportato alla luce
il Dharma
insegnato dal Buddha.

Il Dharma conduce alla realizzazione di
cinque poteri psichici:

il controllo della mente
la presenza nella realtà
la consapevolezza del cambiamento
la non possessività
l'amore universale


Giulio Cesare Giacobbe lo ha esposto nel libro

Come diventare un buddha in cinque settimane




Retta Parola
Retta Azione
Retti Mezzi di Sussistenza

sono precetti
che introducono al Dharma




Retto Sforzo
(osservazione del pensiero)
Retto Pensiero
(controllo del pensiero)
Retta Concentrazione
(vuoto mentale)
realizzano il primo potere,
il CONTROLLO DELLA MENTE




Il vuoto mentale permette di
essere presenti nel mondo cioè la
Retta Presenza.
È il secondo potere,
la PRESENZA NELLA REALTÀ





La presenza nella realtà conduce
alla scoperta di una legge universale:
l'impermanenza di ogni cosa,
cioè il cambiamento continuo della realtà.
È l'Illuminazione, cioè
la Retta Comprensione della realtà.

La CONSAPEVOLEZZA DEL CAMBIAMENTO
è il terzo potere.





La consapevolezza del cambiamento produce il quarto potere:
la NON POSSESSIVITÀ
(riportato dalla tradizione come non attaccamento)
come si fa infatti a possedere
ciò che cambia continuamente?
possiamo solo accettarlo
come è qui ora.





Ma accettare l'altro come è
equivale ad amarlo,
quindi possiamo realizzare il
quinto ed ultimo potere del Buddha,
il suo fine ultimo,
che solo ci può dare la serenità interiore:

l'AMORE UNIVERSALE





CONTROLLO DELLA MENTE
PRESENZA NELLA REALTÀ
CONSAPEVOLEZZA DEL CAMBIAMENTO
NON POSSESSIVITÀ
AMORE UNIVERSALE
sono i cinque poteri del buddha

realizzandoli noi realizziamo
LA BUDDHITÀ
cioè la pace e la serenità.